Epicondilite (“gomito del tennista”): trattamenti mirati, grande sollievo

L’epicondilite laterale, comunemente conosciuta come “gomito del tennista”, rappresenta una delle più frequenti cause di dolore al gomito negli adulti in età lavorativa e sportiva. Nonostante il nome, non colpisce esclusivamente i tennisti: chiunque compia movimenti ripetitivi dell’avambraccio e del polso, come artigiani, musicisti, lavoratori manuali e impiegati al computer, può sviluppare questa condizione. Il dolore cronico, spesso sottovalutato, compromette la qualità della vita quotidiana, limitando anche i gesti più banali, come stringere la mano, aprire una bottiglia o sollevare un oggetto leggero. Per questo motivo, negli ultimi anni la ricerca clinica ha posto grande attenzione nello sviluppo di approcci terapeutici personalizzati e mirati, in grado di ridurre la sintomatologia e migliorare la funzionalità del gomito senza ricorrere necessariamente a interventi chirurgici.

AGOPUNTURA PER DISTURBI SPECIFICI

Francesco Giombini

8/8/20253 min read

Epicondilite. gomito del tennista, agopuntura, giubiasco
Epicondilite. gomito del tennista, agopuntura, giubiasco
Cause e fattori di rischio
Il meccanismo biomeccanico

L’epicondilite si sviluppa principalmente a causa di microtraumi ripetitivi che generano una degenerazione delle fibre collagene tendinee. A differenza di quanto si credeva in passato, non si tratta di un’infiammazione pura, bensì di un processo degenerativo (tendinosi), caratterizzato da disorganizzazione della matrice extracellulare, neovascolarizzazione e sensibilizzazione nervosa locale.

Chi rischia di più
  • Sportivi: in particolare chi pratica tennis, padel, squash, golf o arrampicata.

  • Professioni manuali: idraulici, muratori, falegnami, parrucchieri.

  • Lavori sedentari: digitazione prolungata al computer e uso del mouse.

  • Fattori predisponenti: età compresa tra i 35 e i 55 anni, ridotta forza muscolare, errata postura lavorativa, precedenti lesioni articolari.

Sintomi caratteristici

Il sintomo principale è il dolore localizzato nella parte laterale del gomito, che può irradiarsi lungo l’avambraccio. Si manifesta soprattutto:

  • stringendo il pugno o la mano,

  • sollevando oggetti anche leggeri,

  • durante i movimenti di estensione del polso,

  • in seguito a sforzi prolungati.

Al dolore si associano spesso rigidità mattutina, debolezza muscolare e riduzione della funzionalità articolare. Nelle forme croniche, la limitazione funzionale diventa invalidante e può compromettere attività professionali e sportive.

Trattamenti per l’epicondilite
  • Conservativi (prima scelta):

    • Riposo e tutori → riducono il sovraccarico tendineo.

    • Farmaci e terapie fisiche: FANS per dolore acuto, ghiaccio, laser, ultrasuoni e onde d’urto per stimolare i processi riparativi.

    • Esercizi riabilitativi: esercizi eccentrici degli estensori del polso.

  • Infiltrazioni:

    • Cortisone: sollievo rapido ma temporaneo, possibile indebolimento tendineo.

    • PRP (plasma ricco di piastrine): stimola guarigione e rigenerazione, più efficace del cortisone a lungo termine.

    • Acido ialuronico: riduce dolore e migliora funzionalità, azione lubrificante e antinocicettiva.

  • Chirurgia: ultima risorsa

  • Approcci integrativi:

    • Agopuntura

Numerosi studi clinici hanno documentato l’efficacia dell’agopuntura nella riduzione del dolore e nel miglioramento della funzionalità nei pazienti con epicondilite, grazie alla modulazione delle vie nocicettive e al rilascio di endorfine.

Benefici dell’Agopuntura nell’epicondilite
  • Riduzione del dolore: modulazione delle vie nervose e rilascio di endorfine → sollievo già dalle prime sedute.

  • Recupero funzionale: migliora mobilità, forza di presa e riduce rigidità articolare.

  • Azione antinfiammatoria: favorisce microcircolazione e processi riparativi locali.

  • Prevenzione della cronicizzazione: interrompe il ciclo dolore–contrattura–dolore.

  • Supporto alla fisioterapia: riducendo il dolore permette esercizi riabilitativi più efficaci.

  • Riduzione dei farmaci: meno FANS e antidolorifici, quindi meno effetti collaterali.

  • Trattamento sicuro e personalizzato: privo di rischi significativi se eseguito da professionisti.

  • Miglior qualità di vita: maggiore autonomia, produttività e benessere generale.

Conclusione

L’epicondilite laterale non è solo un fastidio passeggero, ma una condizione clinica che può compromettere seriamente la qualità della vita e la produttività. La gestione moderna privilegia approcci multimodali, con trattamenti mirati e personalizzati che vanno dalla fisioterapia agli interventi rigenerativi, fino alle metodiche integrative come l’agopuntura. La sfida non è solo alleviare il dolore, ma restituire al paziente funzionalità, autonomia e fiducia nelle proprie capacità motorie. Un percorso terapeutico ben strutturato può realmente trasformare il “gomito del tennista” da problema cronico a ricordo superato.

Bibliografia scientifica essenziale
  • Coombes BK, Bisset L, Vicenzino B. Efficacy and safety of corticosteroid injections and other injections for management of tendinopathy: a systematic review of randomized controlled trials. Lancet. 2010;376(9754):1751–1767.

  • Yan C, Xiong Y, Chen L, et al. Efficacy of platelet-rich plasma in the treatment of lateral epicondylitis: a meta-analysis of randomized controlled trials. Medicine (Baltimore). 2020;99(34):e21701.

  • Ahmad Z, Siddiqui N, Malik SS, et al. Lateral epicondylitis: a review of pathology and management. Bone Joint J. 2013;95-B(9):1158–1164.

  • Montalvan B, Le Goux P, Klouche S, et al. Efficacy of physiotherapy for lateral epicondylitis: a systematic review and meta-analysis. Ann Phys Rehabil Med. 2019;62(4):210–216.

  • Yuan J, Purepong N, Kerr DP, et al. Effectiveness of acupuncture for low back pain, lateral elbow pain, shoulder pain, and neck pain: a systematic review and meta-analysis. Br J Anaesth. 2008;101(2):151–160.

  • Krogh TP, Fredberg U, Stengaard-Pedersen K, et al. Treatment of lateral epicondylitis with platelet-rich plasma, glucocorticoid, or saline: a meta-analysis of randomized trials. Am J Sports Med. 2013;41(3):625–635.